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Case history sostenibile

di Riso Scotti Snack

Riso Scotti Snack partecipa attivamente al progetto di economia circolare e sostenibilità partecipata avviato dalla capogruppo Riso Scotti ( vedi qui) fin dalla sua nascita, nel 2000, quando venne creata con l’obiettivo di garantire pasti buoni, completi e salutari, con un occhio vigile e attento all’economia circolare e alla valorizzazione di ogni parte del riso reinterpretato spesso come ingrediente caratterizzante.

Una visione innovativa

Nuovi prodotti, nuove categorie merceologiche e, soprattutto, nuovi canali di distribuzione. Una visione completamente “fuori dagli schemi”, da parte dell’azienda più giovane del Gruppo Scotti, che ha permesso in questi anni di raggiungere molti successi ed ottenere un aumento esponenziale di presenza sul mercato. «Partendo dalla materia prima, cioè il riso, abbiamo attivato un percorso di diversificazione e innovazione dei prodotti che ci permette di offrire un’ampia gamma di scelta a chi vuole mettere in primo piano il proprio benessere, partendo proprio dall’alimentazione – racconta Giorgio Notaro, Direttore Ricerca e Sviluppo – L’ingrediente vincente è la strettissima partnership con le strutture produttive che lavorano per noi: noi forniamo loro la materia prima, e poi lavoriamo e collaboriamo a stretto contatto nella realizzazione delle nostre ricette esclusive». Il segreto? Puntare tutto sulla gratificazione personale di chi acquista i prodotti a marchio Riso Scotti Snack: «Le esigenze del consumatore sono diventate sempre più elevate nel corso degli anni – prosegue Notaro – Un prodotto non deve solo avere caratteristiche nutrizionali adeguate, essere adatto ai celiaci o a chi ha intolleranze alimentari, ma deve essere soprattutto buono e ‘trasparente’. Come? Noi, ad esempio, nelle etichette inseriamo anche informazioni facoltative, per offrire al consumatore la maggiore chiarezza possibile per una scelta consapevole». Una dimostrazione è rappresentata dalle informazioni facoltative del packaging relative allo smaltimento: sulla confezione è indicato chiaramente dove conferirlo, così da incentivare la raccolta differenziata. «Stiamo anche studiando nuovi materiali per le confezioni, in modo da ridurre ancora di più la plastica – fa sapere il direttore tecnico – La strategia di sviluppo è quella di lavorare con materie prime di elevata qualità, mantenendo un occhio fermo alla sostenibilità». Puntando inoltre sulla formazione del consumatore: «Guardando il prodotto, deve ‘vedere’ cosa c’è dietro».

La tutela dell’acqua

Per chi da 160 anni e sei generazioni si occupa di riso, l’acqua è un elemento d’elezione ed è fonte di vita! La nostra preziosa acqua dolce viene dai mari, ed è stata questa la chiave che ha visto nascere e crescere la collaborazione tra Riso Scotti Snack e l’iniziativa Fondali Puliti, che cerca di contrastare l’incontrollabile invasione di plastica. Abbiamo già parlato dello sforzo che viene fatto per ridurne la componente nelle confezioni. Ma la plastica, si sa, ha parecchi pregi anche dal punto di vista della conservazione dell’alimento, perciò è molto difficile eliminarla completamente. Quindi: a monte c’è la ricerca dell’azienda per ridurla, ma la soluzione finale sta “a valle”. Tutti dobbiamo avere comportamenti ambientali consapevoli, rispettando la regola delle 3R: riduci, ricicla, riutilizza. Imparando a riciclare correttamente bicchieri, piatti, bottigliette di plastica: «La nostra comunicazione è molto chiara – spiegano da Riso Scotti Snack – L’utilizzatore finale del packaging – e siamo tutti noi – ha davanti una scelta: sprecare gli imballaggi, buttandoli per strada, in mare, nell’indifferenziata, oppure riciclarli. Non solo il cibo non va sprecato, ma neppure tutto ciò che lo contiene».

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