#INIZIATIVE
Gianluca Genoni a Linea Verde

Chi meglio di lui può parlare di salute e benessere psicofisico, e allo stesso tempo sensibilizzare sulla “cura” dell’acqua, che sia di oceano, di mare, di lago o di fiume?

Chi meglio di lui può parlare di salute e benessere psicofisico, e allo stesso tempo sensibilizzare sulla “cura” dell’acqua, che sia di oceano, di mare, di lago o di fiume? Parliamo naturalmente del nostro Ambassador Gianluca Genoni, il recordman mondiale di apnea profonda, che la trasmissione RAI LINEA VERDE ha recentemente ospitato per ascoltare il racconto delle sue esperienze nei più bei mari del mondo ( guarda la puntata QUI)

L’UOMO DEI RECORD

Gianluca Genoni si definisce «un uomo in armonia con la natura». Il suo primo record mondiale risale al 1996: 106 metri di profondità in assetto variabile. «La cosa più curiosa è che ho effettuato l’immersione a Siracusa, la città del mitico Enzo Majorca, uno sportivo che già ai suoi tempi, grazie alla grande popolarità raggiunta, diventò un testimonial molto impegnato sul fronte della difesa dell’ambiente», ricorda. Dopo questo primo record, Genoni ne ha stabiliti altri 18, fino a scendere a 160 metri di profondità a Rapallo, nel 2012. «Da allora ho partecipato a numerosi esperimenti e progetti medico-scientifici, come l’immersione in un lago a 5.000 metri sull’Everest e il restare 18 minuti in apnea statica – spiega – La mia è una disciplina ‘pura’, interiore, che permette un contatto diretto col mare. Il rispetto per la natura mi sta particolarmente a cuore, e in Riso Scotti Snack ho trovato un’azienda che ha sposato perfettamente la mia filosofia e condivide le mie idee e i miei principi. Dal 2013 ne sono ambasciatore e testimonial».

Col progetto “Fondali puliti” Gianluca Genoni e Riso Scotti Snack hanno raggiunto ottimi risultati: «Parliamo con i mezzi di comunicazione ma, soprattutto, con la gente – evidenzia il recordman – Esaltiamo le bellezze della natura, promuoviamo campagne per ripulire spiagge dall’immondizia portata da mareggiate, incuria e degrado. Le persone si dimostrano sensibili a questi temi, fanno domande, si impegnano con noi. È una grande gratificazione personale: non essere d’impatto sull’ambiente, lasciare ai nostri eredi un mondo più pulito e migliore».

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